L’Unione Europea è spesso criticata per il suo essere troppo burocratica, formale e orientata essenzialmente alla creazione di condizioni vantaggiose dal punto di vista economico: siamo un’Unione monetaria, ma non politica e meno che mai sociale.

La critica non è certo priva di fondamento, tuttavia la realtà è un po’ più articolata di così. L’Unione Europea politica e sociale, oltre che economica, deve essere compiutamente realizzata e ciò che dobbiamo chiederci è in che modo possiamo ottenere questo risultato, attraverso quali azioni ed iniziative. In altre parole: che cosa possiamo fare noi che siamo politicamente e socialmente impegnati per spingere un po’ di più verso questo importante e grande obiettivo?

Vorrei provare a rispondere a questo interrogativo condividendo con voi l’esperienza politica del circolo PD a Berlino che rappresento e della mia doppia-militanza PD-SPD. Quando sono stato eletto segretario del circolo mi sono dato come obiettivo primario quello della creazione di rapporti forti con il nostro partito fratello, la SPD appunto, a Berlino. Non è stato facile, va detto. Senza dubbio le difficoltà linguistiche – perché di imparare il tedesco, alla fine, non si finisce mai! Poi, l’impegno necessario per rendersi interlocutori credibili. E quindi la necessità di dimostrare la volontà d’essere utili. Era il 2014, elezioni europee, e in quell’occasione abbiamo potuto creare i primi rapporti importanti di collaborazione: abbiamo fatto volantinaggio in differenti lingue, creato un network di partiti fratelli a Berlino, con il PS ed il PSOE, e siamo entrati a far parte del PES-City Group, ossia il gruppo d’attivisti europei del partito socialista.

Da allora abbiamo fatto un bel pezzo di strada in più, sempre con il solito obiettivo: rafforzare la nostra posizione, essere più “visibili” attraverso l’impegno, la condivisione e la volontà di essere parte – partecipi – di un percorso che abbiamo sempre creduto essere quello giusto per creare i presupposti per fondare una vera Europa politica e sociale. Ci abbiamo creduto. Ci crediamo tutt’ora, con forza. A maggior ragione dopo quanto accaduto con la pandemia.

L’impegno basato sulla reciprocità ha posto, secondo noi, le basi per una collaborazione duratura basata su una grande base di fiducia. Come italiane ed italiani in Germania, nella SPD, abbiamo cercato di contribuire anche in occasione della discussione recente sugli Eurobond. Lo abbiamo fatto ottenendo un grande risultato politico: la votazione all’unanimità di un documento a favore della solidarietà verso l’Italia ed i paesi del sud-Europa, scritto come PD Berlino e con altri gruppi SPD e appoggiato dall’eurodeputata SPD Gaby Bischoff. La direzione regionale SPD di Berlino ha appoggiato all’unanimità il documento, che è poi stato accolto da altri gruppi regionali.

Oggi si è concluso invece un lungo percorso di rinnovo degli organi dirigenti provinciali e regionali a Berlino, con la SPD. E per noi del PD Berlino si è trattato di un momento importante di riconoscimento del lavoro fatto. Diversi di noi sono stati eletti, con ottime percentuali, in diversi ruoli di responsabilità.

E, avendo parlato di reciprocità, è bene sottolineare che abbiamo avuto anche esponenti SPD che si sono interessati al nostro lavoro ed oggi sono iscritte/i del nostro gruppo e collaborano con noi a progetti e iniziative di vario tipo.

Vi racconto di quest’esperienza perché credo sia davvero un piccolo, molto piccolo, passo, per creare una maggiore integrazione e cooperazione tra partiti fratelli a livello europeo. L’unico modo per poter far fronte a grandi sfide, come quella appena vissuta con Covid-19, e per fronteggiare la destra radicale che in ogni paese ha preso sempre più forza.

Il PD ha una eccellente rete di circoli nel mondo, con militanti e dirigenti locali impegnate/i nei rispettivi contesti. Sono esperienze che difficilmente vengono condivise attraverso questi canali, ma che sono alla base di quel percorso che riteniamo essere urgente, di costruzione di un’Europa sociale e politica. E socialdemocratica!

Non è molto, ma la consapevolezza di aver fatto un primo passo ci dà fiducia e speranza che un’altra Europa sia possibile. Che i valori che ci contraddistinguono – solidarietà, giustizia sociale e libertà, restino la bussola del nostro agire. Questa responsabilità poggia sulle nostre spalle. E quindi Vorwärts GenossInnen! Lavoriamo insieme e di più per questo obiettivo.

Federico Quadrelli

Pubblicato su: https://immagina.eu/2020/09/28/pd-e-spd-a-berlino-costruiamo-insieme-la-nuova-europa/