Sempre più spesso assistiamo a raduni e manifestazioni di ispirazione fascista. Basti pensare che ogni anno a Dongo un gruppo di nostalgici del ventennio si riunisce per svolgere la «Commemorazione per le vittime delle esecuzioni partigiane», con tanto di saluto romano, e prosegue a Mezzegra dove viene celebrata una messa in suffragio per Benito Mussolini e Claretta Petacci. Gravi episodi si sono verificati anche nella città di Milano, Medaglia d’oro della Resistenza, come il saluto romano di massa nel cimitero Maggiore e l’irruzione a Palazzo Marino. Di settimana scorsa la notizia dello stabilimento balneare di Chioggia che esponeva cartelli inneggianti il regime. Per non parlare del proliferare in rete di soggetti che utilizzano i social network per diffondere propaganda razzista o neofascista.
Basta, non si può ignorare questo fenomeno che sta assumendo dimensioni profondamente preoccupanti. La nostra Costituzione va fatta rispettare, non possiamo permettere che ideologie basate su violenza, razzismo e discriminazione tornino: per questo ho deciso di porre l’attenzione sul tema presentando un’interrogazione al Ministro dell’Interno Marco Minniti. Settimana scorsa è iniziata alla Camera la discussione della proposta di legge Fiano per introdurre nel codice penale una nuova fattispecie relativa al reato di propaganda del regime fascista e nazifascista che spero potremo approvare al più presto per dare un segnale forte a fronte di questi episodi che offendono la storia della nostra Repubblica e sono uno schiaffo a chi ha dato la vita per liberare l’Italia dall’orrore del regime fascista.
L’articolo allegato è dal quotidiano La Provincia di Lecco del 19.07.2017